
Piergiorgio
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Questa è la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno, recita l’aforisma di un anonimo. Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare.
INSULTI DISGUSTOSI K2_UNPUBLISHED
Ci risiamo; ancora parole in libertà, per così dire, e per usare un eufemismo, quelle pronunciate da Roberto Calderoli durante un comizio, dal palco della festa del Carroccio in quel di Treviglio. E se quanto detto nei confronti del ministro Cecile Kyenge (Quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare alle sembianze di un orango) è l’ennesima dimostrazione, come afferma Rigoberta Menchù, che il razzismo è l'espressione del cervello umano ridotta ai minimi termini, quanto detto successivamente dallo stesso vice presidente del Senato a sua difesa e giustificazione, suona per certi aspetti anche peggiore.
Chi ha pianto? K2_UNPUBLISHED
«Ma io ho pregato per te, perché tu sappia conservare la tua fede.
E tu, quando sarai tornato da me, da’ forza ai tuoi fratelli». (Lc. 22,32)
A Pietro borioso e sicuro,
il Signore,
preannunciando il suo tradimento,
assicura che non lo lascerà solo…
E tu, papa Francesco, non hai alzato il tono di voce
ricordando a noi tutti la domanda d’inizio
rivolta da Dio ad Adamo e Caino.
Ti sei conteggiato tra noi tutti:
«… mi includo anch’io tra i tanti disorientati…
Non siamo più attenti al mondo
in cui viviamo,
non curiamo
non custodiamo quello che Dio ha creato
non siamo più capaci neppure
di custodirci gli uni gli altri»
Non possiamo – hai detto –
rispondere Fuente Ovejuna, Signore;
Tutti e nessuno!
Se la globalizzazione dell’indifferenza
ci rende tutti “innominati”,
rimaniamo responsabili
in solido e personalmente
di ogni fratello e sorella
il cui sangue grida fino a Dio.
Chi ha pianto? Domanda Francesco;
già, chi ha pianto? Pochi, qualche volta nessuno.
Dobbiamo reimparare a farlo al più presto,
se vogliamo poterci dire ancora
umani.
FATTI CHE CONTANO K2_UNPUBLISHED
La prima visita fuori Roma di papa Francesco, che ha invitato ripetutamente a ripartire dalle periferie, non poteva che indirizzarsi a un luogo simbolo delle stesse. Quindi non c’è da stupirsi che abbia scelto di recarsi a Lampedusa. È una scelta del tutto coerente con il suo insegnamento e con la visione di Chiesa che fino ad ora a manifestato.
QUELLA SEDIA VUOTA K2_UNPUBLISHED
Parla, quella sedia vuota; parla più di tanti discorsi, ed è difficile immaginare che la ragione dell’assenza del Papa dal concerto per l’anno della fede sia da ricercare in quanto detto da monsignor Fisichella. I retroscena raccontano di motivazioni diverse da quelle fornite ufficialmente e, francamente, ponendo attenzione a quanto detto e fatto fino ad ora da papa Francesco, queste ultime appaiono più convincenti.
CAMBIARE SI PUÒ K2_UNPUBLISHED
Certe notizie non esistono; punto. Perché non se ne parla o non se ne parla abbastanza. Tra queste c’è ad esempio quella riguardante la partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter, che ha avuto il merito di tornare alla ribalta, a seguito dell’appello lanciato recentemente
VOGLIAMO UN RE K2_UNPUBLISHED
La storia si ripete, qualche volta; quindi pare non insegni niente a nessuno. Nel primo libro di Samuele, nella Bibbia, c’è narrato di quando gli israeliti chiesero fosse dato anche a loro un re e di come, nonostante il vecchio Samuele li avesse messi in guardia, avvertendoli che per loro avrebbe significato passare da una condizione di popolo libero a una di popolo sottomesso alle voglie e alla cupidigia del sovrano, insistettero nella loro richiesta, avendo partita vinta, alla fine. Mutatis mutandis, è quanto sta accadendo nel nostro Paese.
GRAZIE DON ANDREA K2_UNPUBLISHED
Quando si vuole commemorare qualche persona che è morta, si rischia sempre di cedere al panegirico di circostanza, specie se la persona in questione era conosciuta come don Andrea Gallo. Tuttavia non ci si può sottrarre dal farne memoria e ricordare le qualità che ce l’hanno resa cara. Molti diranno meglio di quanto non sia in grado di dire io a suo riguardo, che pure l’ho conosciuto; ho avuto modo di ascoltarlo più volte e in qualche circostanza stare in sua compagnia.
VOMITORIA K2_UNPUBLISHED
A quanto pare, la diceria che vorrebbe che i patrizi romani vomitassero durante i loro celebri e lussuosi banchetti, per poi ricominciare ad abbuffarsi, sarebbe niente più che una leggenda metropolitana; una bufala, come si dice, che trarrebbe origine dal termine “vomitorium”, ingresso laterale, per permettere alle persone di raggiungere i loro posti in anfiteatro, e soprattutto garantire un rapido deflusso al termine degli spettacoli.
ACCANIMENTO GIUDIZIARIO? K2_UNPUBLISHED
Le reazioni da parte dei pasdaran del Cavaliere alla notizia della conferma, in appello, della sentenza del Tribunale di Milano nel processo Mediaset, non meriterebbero alcun commento, trattandosi per gran parte di un copione ormai noto. Ormai appare abbastanza scontato che i supporter di Berlusconi, e lui stesso, abbiano della giustizia un concetto piuttosto fantasioso.