«Ma io ho pregato per te, perché tu sappia conservare la tua fede.
E tu, quando sarai tornato da me, da’ forza ai tuoi fratelli». (Lc. 22,32)
A Pietro borioso e sicuro,
il Signore,
preannunciando il suo tradimento,
assicura che non lo lascerà solo…
E tu, papa Francesco, non hai alzato il tono di voce
ricordando a noi tutti la domanda d’inizio
rivolta da Dio ad Adamo e Caino.
Ti sei conteggiato tra noi tutti:
«… mi includo anch’io tra i tanti disorientati…
Non siamo più attenti al mondo
in cui viviamo,
non curiamo
non custodiamo quello che Dio ha creato
non siamo più capaci neppure
di custodirci gli uni gli altri»
Non possiamo – hai detto –
rispondere Fuente Ovejuna, Signore;
Tutti e nessuno!
Se la globalizzazione dell’indifferenza
ci rende tutti “innominati”,
rimaniamo responsabili
in solido e personalmente
di ogni fratello e sorella
il cui sangue grida fino a Dio.
Chi ha pianto? Domanda Francesco;
già, chi ha pianto? Pochi, qualche volta nessuno.
Dobbiamo reimparare a farlo al più presto,
se vogliamo poterci dire ancora
umani.