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Piergiorgio

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SERVE UNA NUOVA LIBERAZIONE K2_UNPUBLISHED

Uno spettro si aggira per l’Europa, che cavalca il malcontento dilagante, mietendo consensi tra i settori più colpiti dalla crisi economica, tra le fasce di popolazione più disperate che non riescono a vedere prospettive di futuro. Tra tanto disagio reale le destre più reazionarie hanno facile gioco. Nessun paese pare immune. Francia, Olanda, Ungheria suonano come campanelli d’allarme. La politica, quella che dovrebbe servire da antidoto contro tentazioni autoritarie, xenofobe, razziste, pare asfittica; non è in grado di scaldare più i cuori.

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Primo giorno di scuola K2_UNPUBLISHED

Varcando quella soglia severa,

il PRIMO D’OTTOBRE,

perdevamo identità… per un istante:

Remigini, eravamo chiamati;

tutti quanti.

Sottobraccio la cartella,

non nuova per tutti.

Più d’una portava l’usura

del tempo;

i segni lasciati dai fratelli

più grandi:

gli strappi, i rattoppi, le magie perdute

sudando sui banchi.

Però era ricolma di sogni,

sospesi, ammalianti.

O nuova, ricolma di attese stregate.

Ricordo l’astuccio tutto nuovo;

regalo insperato di una zia che mi era

madre.

Uno scrigno affascinante

di matite colorate,

penna,

pennini di scorta,

gomma,

fapunte…

Tutto ben ordinato…

Come mucche chiuse in stalla,

ogni cosa aveva il suo posto…

… ed io ero il pastore!

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Fame di lavoro K2_UNPUBLISHED

In molti hanno perso finanche

la speranza

non vedono all’orizzonte alcuna

luce

e di promesse vuote sono

stanchi.

Una persona senza occupazione

è come morta

e il vivere è solo un trascinarsi

stanco.

Viene meno il desiderio di esserci

e di contare.

L’ angoscia afferra l’anima

e la sgretola.

Se all’uomo è tolta la grandezza

del plasmare,

che cosa può dar sapore

alla sua vita?

Eppure siamo nati tutti per

creare;

per rendere un giardino questo

mondo.

Lo stiamo tramutando invece in un

inferno

usando male l’intelligenza di cui

godiamo.

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NON DOBBIAMO ARRENDERCI K2_UNPUBLISHED

C’ero anch’io quel venerdì 31 maggio a Brescia per onorare le vittime della barbara strage avvenuta il martedì 28. Eravamo migliaia e migliaia a testimoniare, in un silenzio composto, carico di rabbia e di dolore, la volontà di opporci a quanti intendevano sottrarci il diritto di partecipare alla vita democratica e sociale del nostro Paese. Ed eravamo animati da un grande desiderio di verità e di giustizia, pur avendo ben chiaro in mente chi fossero i responsabili ultimi della strategia stragista, al di là delle responsabilità individuali ancora da accertare in quel preciso istante.

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LA SIGNORA K2_UNPUBLISHED

È chiamata semplicemente la Signora, il premio Nobel Aung San Suu Kyi, dalla sua gente, e immagino sia un titolo usato per sottolineare la sua nobiltà d’animo, il suo impegno indefesso a difesa dei diritti umani così vilmente calpestati nel suo Paese. Una piccola donna dall’apparenza fragile e minuta, ma dall’animo forte di una robustezza non comune.

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CIE (Centri di identificazione ed espulsione) K2_UNPUBLISHED

Abbiamo una colpa

soltanto:

non essere nati

italiani…

Vi pare una buona

ragione,

per imporci queste

catene?

Per rinchiuderci,

quasi bestie feroci,

in spazi abitati dal

nulla?

Siamo approdati stremati

su un suolo giudicato

alleato compagno,

spinti solo da grande

speranza.

Fuggivamo da guerre

e miseria

alla ricerca di un approdo

sicuro…

Italia, culla del diritto!

Terra di migranti e di

Eroi.

Creatrice di civiltà…

financo casa del 

Papa,

ti sei rivelata… matrigna.

Di accoglienza e libertà

affamati,

pensavamo di incamminarci

su sentieri di vita…

Invece, abbiamo trovato

CATENE;

peggiori di quelle

lasciate…

Quanto ci state facendo,

Italiani, non è degno di

Voi.

Siamo numeri di una roulette

impazzita,

vuoti a perdere scagliati

nel vuoto.

Le nostre lacrime impietosiscono

i muri, di questi lager,

ma non arrivano

a voi.

Neppure arrivano i nostri

lamenti;

il nostro grido

di aiuto.

Un giorno dovrete arrossire

di VERGOGNA; un giorno,

ma sarà sempre tardi

per noi.

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SOLDI IN CAMBIO DI DIRITTI K2_UNPUBLISHED

Questo governo di tecnici sta mostrando il suo vero volto attraverso le misure che intende adottare in tema di riforma del lavoro. Dietro la rispettabilità di facciata dei suoi componenti, dietro la sbandierata necessità del risanamento del debito pubblico, dietro gli appelli altisonanti al senso di responsabilità di tutti e di ciascuno, si nasconde la faccia feroce di coloro che intendono ancora una volta pigiare il piede sull’acceleratore di una direzione di marcia di carattere liberista. Libera volpe in libero pollaio, per dirla in termini metaforici.

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La Vita non si arrende K2_UNPUBLISHED

Il Cielo ha pianto, ma poco.

La Terra, più che mai assetata,

pare celare l’arsura che la rode,

tra canti di merli in amore

e intensi colori giallo rosa,

che intessono il mio cammino

stamane.

Ancora la vita tracima;

straripa, deborda ugualmente,

a dispetto di tutto.

Non si arrende, la Vita,

né ripiega,

come i boccioli sugli alberi Giuda

annunciano che ormai è primavera,

prima ancor delle foglie.

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Sierre K2_UNPUBLISHED

… capitale suisse du vin,

informa la guida,

a beneficio di turisti distratti…

spersi dentro le sue tante

bellezze

racchiuse in un abbraccio

di monti.
 

Oggi, no!

Oggi è capitale

di un dolore troppo grande…

persino per essere raccontato.
 

Le sue strade hanno visto scorrere

un vino diverso; vino rosso…

rubino.

Era sangue d’ innocenti strappati

alla vita nel pieno di un sogno…
 

Sogno immenso; fatto di infiniti colori

impastati alla vita adolescente,

di uccelli

non ancora preparati

a volare

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ONEROVOLE, SI DIA ALLA MUSICA! K2_UNPUBLISHED

Che la politica in generale, fatte salve le pur lodevoli eccezioni che sempre e ovunque esistono, non s’ispiri al dettato evangelico, “il vostro parlare sia sì, sì e no, no”, lo sapevamo da molto tempo. Soltanto i fanatici e i creduloni – due categorie per altro abbastanza sovrapponibili – lo potevano pensare e credere.
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