
Piergiorgio
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questo blog.BALLATA DI POVERA GENTE K2_UNPUBLISHED
Pare che il picco del caldo sia ormai alle nostre spalle; si segnalano in arrivo temporali e un calo delle temperature. Questo a livello metereologico, perché in campo politico, al contrario, è realistico aspettarsi, accanto a probabili temporali, anche un aumento della temperatura. E se questo fosse dovuto a discussioni e confronti serrati su problemi reali e urgenti che vivono la maggior parte delle persone, specialmente le tante che si trovano in difficoltà di ordine economico e sociale, sarebbe sintomo di sano dibattito e dinamismo.
L’ITALIA CHE VOGLIAMO K2_UNPUBLISHED
Non gli riesce nemmeno questa volta, fare l’unica cosa che lo avrebbe in parte, forse, rivalutato anche agli occhi degli avversari: tacere. E come avrebbe potuto, lui che dei vaniloqui aveva fatto il suo dominus? Se umanamente è comprensibile che pure un reo confesso avanzi per se stesso delle attenuanti, a un uomo pubblico, a un politico, ad uno statista (visto che è di tale appellativo che si ammanta e lo fregiano i suoi immarcescibili supporter), si adirebbe maggiore misura.
HANNO ANCHE LA TV K2_UNPUBLISHED
Quante volte capita di sentire questa affermazione da parte di tanta gente comune, parlando di carcerati, quasi che poter guardare qualche programma televisivo sia segno di chissà quale concessione nei confronti di persone che si ritiene non paghino a sufficienza i loro errori mediante la detenzione. Il fatto vero è che la maggior parte della gente non conosce realmente quali siano le condizioni di vita in carcere e probabilmente neanche se ne cura più di tanto, ritenendo che non la riguardi.
IRRESPONSABILI K2_UNPUBLISHED
Questa è la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno, recita l’aforisma di un anonimo. Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare.
INSULTI DISGUSTOSI K2_UNPUBLISHED
Ci risiamo; ancora parole in libertà, per così dire, e per usare un eufemismo, quelle pronunciate da Roberto Calderoli durante un comizio, dal palco della festa del Carroccio in quel di Treviglio. E se quanto detto nei confronti del ministro Cecile Kyenge (Quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare alle sembianze di un orango) è l’ennesima dimostrazione, come afferma Rigoberta Menchù, che il razzismo è l'espressione del cervello umano ridotta ai minimi termini, quanto detto successivamente dallo stesso vice presidente del Senato a sua difesa e giustificazione, suona per certi aspetti anche peggiore.
Chi ha pianto? K2_UNPUBLISHED
«Ma io ho pregato per te, perché tu sappia conservare la tua fede.
E tu, quando sarai tornato da me, da’ forza ai tuoi fratelli». (Lc. 22,32)
A Pietro borioso e sicuro,
il Signore,
preannunciando il suo tradimento,
assicura che non lo lascerà solo…
E tu, papa Francesco, non hai alzato il tono di voce
ricordando a noi tutti la domanda d’inizio
rivolta da Dio ad Adamo e Caino.
Ti sei conteggiato tra noi tutti:
«… mi includo anch’io tra i tanti disorientati…
Non siamo più attenti al mondo
in cui viviamo,
non curiamo
non custodiamo quello che Dio ha creato
non siamo più capaci neppure
di custodirci gli uni gli altri»
Non possiamo – hai detto –
rispondere Fuente Ovejuna, Signore;
Tutti e nessuno!
Se la globalizzazione dell’indifferenza
ci rende tutti “innominati”,
rimaniamo responsabili
in solido e personalmente
di ogni fratello e sorella
il cui sangue grida fino a Dio.
Chi ha pianto? Domanda Francesco;
già, chi ha pianto? Pochi, qualche volta nessuno.
Dobbiamo reimparare a farlo al più presto,
se vogliamo poterci dire ancora
umani.
FATTI CHE CONTANO K2_UNPUBLISHED
La prima visita fuori Roma di papa Francesco, che ha invitato ripetutamente a ripartire dalle periferie, non poteva che indirizzarsi a un luogo simbolo delle stesse. Quindi non c’è da stupirsi che abbia scelto di recarsi a Lampedusa. È una scelta del tutto coerente con il suo insegnamento e con la visione di Chiesa che fino ad ora a manifestato.
QUELLA SEDIA VUOTA K2_UNPUBLISHED
Parla, quella sedia vuota; parla più di tanti discorsi, ed è difficile immaginare che la ragione dell’assenza del Papa dal concerto per l’anno della fede sia da ricercare in quanto detto da monsignor Fisichella. I retroscena raccontano di motivazioni diverse da quelle fornite ufficialmente e, francamente, ponendo attenzione a quanto detto e fatto fino ad ora da papa Francesco, queste ultime appaiono più convincenti.
CAMBIARE SI PUÒ K2_UNPUBLISHED
Certe notizie non esistono; punto. Perché non se ne parla o non se ne parla abbastanza. Tra queste c’è ad esempio quella riguardante la partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter, che ha avuto il merito di tornare alla ribalta, a seguito dell’appello lanciato recentemente
VOGLIAMO UN RE K2_UNPUBLISHED
La storia si ripete, qualche volta; quindi pare non insegni niente a nessuno. Nel primo libro di Samuele, nella Bibbia, c’è narrato di quando gli israeliti chiesero fosse dato anche a loro un re e di come, nonostante il vecchio Samuele li avesse messi in guardia, avvertendoli che per loro avrebbe significato passare da una condizione di popolo libero a una di popolo sottomesso alle voglie e alla cupidigia del sovrano, insistettero nella loro richiesta, avendo partita vinta, alla fine. Mutatis mutandis, è quanto sta accadendo nel nostro Paese.