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Emergenza umanitaria, l’ha definita, l’ONU, la situazione alimentare in Somalia. Una condizione, ci spiegano i mass media, che si verifica quando il numero di bambini malnutriti supera il 30% e ne muoiono due al giorno su diecimila. In alcune zone di quel Paese, la percentuale di malnutriti ha superato il 50% e i bambini che muoiono, ogni giorno, sono giunti a 6. Anche le statistiche, in questo computo di morte, vogliono la propria parte.
Premetto che non sono un economista, ma i conti della serva, come li sanno far tutti, penso di saperli fare un po’ anch’io. E sono questi che non mi tornano. In questi giorni di fibrillazione dei mercati e della politica italiana e internazionale, quello che ho sentito e letto, sono soltanto parole vecchie, superate. Le ricette proposte in modo bipartisan a ogni livello, per uscire dalla crisi economica che ormai da tempo percorre vari paesi, abbattendosi con modalità difformi su questo o quello, è sempre la stessa; lo stesso modello di sviluppo che ci ha portati all’attuale impasse e che ormai in molti avertono come non più perseguibile.
09 lug 2011

DEBITI E PADRONI

Era una famiglia numerosa, ed a sua modo felice. Non vivevano nel lusso, proprio, no. E neanche nell’abbondanza, ad essere sinceri. Tutti vestivano come potevano. I più piccoli indossando i vestiti, tante volte consunti, dei fratelli più grandi, quando questi li smettevano perché erano troppo cresciuti. Tutti collaboravano dando una mano in casa oppure nei campi, quando era il momento. In quella famiglia non si conosceva la fame, ché anzi mangiavano anche più del dovuto e non poche volte si festeggiava, pur non avendone sempre motivo.
Se ne parla poco, o quantomeno sono in molti a non sapere del “male oscuro” di cui soffrono tanti reduci di guerra. Un male che divora dentro. Ora, è notizia di oggi, (agenzia Ansa), pare che in America per curare i reduci dall’Afghanistan, dopo averne tentate di vario genere, si siano affidati alle tragedie greche, incaricando una società di produzione di mettere in scena le opere del drammaturgo greco. Il contratto stipulato con la società in questione è di 3,7 milioni di dollari.
È sempre terribilmente brutto da vedere e angoscioso da vivere, il trovarsi spettatori o, nostro malgrado, coinvolti in episodi di violenza, quali quelli che le cronache di questi giorni portano alla ribalta (risse fra immigrati in piazza a Trento). È facile in simili frangenti, farsi prendere la mano da reazioni di tipo emotivo che ci portano a rispondere con la stessa moneta, invocando misure draconiane quale unico rimedio possibile.
Stando alle notizie di stampa, dovremmo aspettarci chissà quali novità a partire da domani, giornata di raduno a Pontida dei militanti della Lega, in attesa del verbo del loro leader, Bossi. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, cosa potrebbe dire il leader Massimo, di straordinario, che non abbia già detto in tutti questi anni? Nella migliore, si fa per dire, delle ipotesi, potrebbe venire l’annuncio di un disimpegno dal governo, con conseguente crisi e fine della legislatura.
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