Gv 14,27-31a
27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, 31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco.
Il cristiano non può che essere un uomo di pace, eppure quante volte nel corso della storia e anche ai nostri giorni i cristiani non lo sono stati e non lo sono. È difficile essere uomini e donne di pace perché comporta la disponibilità a silenziare i nostri desideri di rivalsa, la nostra propensione ad avere l’ultimo parola e soprattutto la disponibilità, se necessario, a giocarci la nostra stessa vita. Essere persone di pace non significa per niente essere degli imbelli, né tantomeno ritirarsi in un cantuccio nel quale non essere disturbati. Significa abitare le contraddizioni della vita e della storia, esporsi ai pericoli e testimoniare che la vita, ogni vita vale più di qualunque altra cosa, che il bene delle persone viene sempre al primo posto, che l’odio, la vendetta, il sopruso non hanno diritto di cittadinanza, che gli inevitabili conflitti possono essere risolti in modo creativo e lungimirante attraverso soluzioni in grado di non creare vincitori e vinti ma soggetti chiamati a responsabilità reciproca. Insomma la pace donataci dal Cristo, una pace diversa da quella che offre il mondo, è una pace che chiama a essere costruttori di pace, costruttori di ponti in ogni circostanza ci si trovi, sapendo che fare questo comporta inevitabilmente resistenza, rifiuto e pure persecuzione. E fedeltà alla propria vocazione come è stato per Gesù, uomo di pace senza dubbio alcuno, che ha pagato a caro prezzo la fedeltà alla sua missione: fare dell’umanità una comunità di fratelli amati da Dio.