21Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
22 In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?". 23 Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!".
24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande".
28 Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: 29 egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Quanto trovo vere queste parole del compianto biblista Ortensio da Spinetoli: la fede è fare, non semplice sentire; è dare, non dire; è anche parlare, ma soprattutto agire, costruire cioè il regno di Dio sulla terra, il luogo dell’eguaglianza, della fraternità, della felicità di tutti e di ognuno. Quale migliore commento al vangelo odierno? Certo sarebbe terribile sentirsi dire da Cristo: non ti ho mai conosciuto. Solo praticando il vangelo possiamo sperare di costruire la nostra vita sulla roccia sicura che impedisca di naufragare sotto la sferza delle difficoltà inevitabili che l’esistenza ci può riservare. Scrive ancora Ortensio: la bontà è un termine astratto, ma quando è sinonimo di generosità e di altruismo ha in sé la nota dell’autenticità. E ancora: la santità può essere apparente, può confondersi con un mantello variopinto indossato per adescare i semplici, i deboli, ma quando è tale non resiste a lungo e si dilegua al primo urto o vento contrario.