Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? (Mc 3,31-35
I legami parentali e di sangue, che per certuni sono così importanti da diventare oggetto di discriminazione nei confronti di tutti gli altri, per Gesù non sono prioritari; tutt’altro!
A chi gli fa presente che la madre, i fratelli e le sorelle sono lì fuori e che lo cercano, risponde in modo all’apparenza perfino duro, affermando che madre e fratelli suoi sono coloro che fanno la volontà di Dio. Bisogna entrare nela logica del Regno per comprendere quanto dice Gesù, e la logica del Regno stabilisce la mancanza di confini; abbatte ogni muro di divisione, invita a saper vedere ogni altra persona come fratello e sorella mati dal Padre. Ecco che allora non ci sono più distinzioni, come ricorderà Paolo, tra giudeo o greco, tra uomo e donna. Attualizzando possiamo dire che non ci sono più ragioni per stabilire distinzioni di “razza”, religione, sesso, colore della pelle ecc. Quanti si ostinano a proporle, per quanto frequentino chiese, funzioni religiose, riti e per quanto si professino cristiani, sono come i parenti di Gesù venuti a cercarlo; stanno fuori dalla sua comunità.