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Sulla tua parola

Brevi riflessioni (ir)regolari sul Vangelo del giorno

Non sono un biblista né un teologo, ma un semplice credente che cerca e trova nutrimento nella parola del Vangelo. A chi lo desidera offro questi miei spunti di riflessione.

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Un segno dal cielo (Mc 8,11-13) I farisei chiedono un segno dal cielo per mettere alla prova Gesù, ma lui non raccoglie la loro provocazione e con un profondo sospiro risponde che non sarà dato alcun segno a quella generazione.
La donna siro-fenicia (Mc 7,24-30) C’è chi immagina Gesù – e così ce lo spiegavano da ragazzi – come uomo sì, ma che non aveva bisogno, come noi, di crescere in umanità e consapevolezza di sé,
Osservanti formali (Mc 7,1-13) È relativamente facile leggere il Vangelo e lasciare che ciò che l’evangelista vuole dirci ci scivoli via come acqua sulla pietra ritenendo che quanto narrato riguardi persone del passato anziché noi.
La gente subito lo riconobbe (Mc 6,53-56) A quale genere di conoscenza allude l’evangelista affermando che appena sbarcato nei pressi di Genesaret, Gesù è subito riconosciuto? Forse a una conoscenza di tipo superficiale e interessato?
Prese a mandarli a due a due (Mc 6,7-13) Si direbbe che a Gesù non piacciano i battitori liberi, infatti, chiamati a sé i Dodici, prese a mandarli a due a due. L’incarico che conferisce loro è il potere sugli spiriti impuri, vale a dire il compito di liberare le persone da tutto ciò che impedisce loro di essere libere, responsabili, umane.
Non è costui il falegname? (Mc 6,1-6) Con tutta probabilità molti di noi leggendo o ascoltando questo brano del vangelo ci meravigliamo dell’incredulità dei compaesani di Gesù e ci viene spontaneo dirci: se fossi stato presente io mi sarei comportato diversamente.
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