Fascistelli rimaneggiati, seminatori di disprezzo, bravi da strapazzo, codardi che fate i forti con i deboli e deboli con i forti,
che ogni giorno vi intestati riprovevoli gesti e dichiarazioni di stampo razzista e xenofobo, mi suscitate una grande commiserazione, perché evidentemente avete qualche grosso problema con voi stessi. Ciò che vomitate sugli altri, su quanti giudicate “diversi” da voi, su gente inerme di colore, su poveri e migranti, sono tutti aspetti di voi stessi che non sapete accogliere. Ed è talmente vero che anche, se per ipotesi, fosse possibile farvi da specchio, non sapreste riconoscere l’individuo che vi comparirebbe davanti. Tanto vi pensate e immaginate diversi da come apparite. Ecco perché mi fate pena: perché siete individui malati nel profondo. Questo naturalmente non lo affermo a vostra giustificazione. Lo sostengo per dire che non meritate il mio/il nostro odio, ma solo la determinazione di contrastarvi senza sconti, e questo perché un mondo come lo immaginate voi nel vostro delirare sarebbe un mondo cupo, volgare, invivibile. Anche per voi. Io, noi (e siamo in tanti nonostante tutto) crediamo che un mondo nel quale ci sia posto per tutti e tutte e a tutti e tutte, indistintamente siano riconosciuti pari diritti e pari opportunità sia decisamente migliore di quello da voi sragionato. Un mondo per il quale vale la pena battersi, lottare e soffrire, se necessario. Insomma il bene, il bene di ciascuno e di tutti è decisamente più desiderabile che il male che praticate e teorizzate, che è solo vuoto esistenziale. Un buco nero capace di travolgere tutti senza distinzione. Basterebbe solo che guardaste ad un qualunque teatro di guerra odierno, oppure far mente locale alla storia passata per rendervene conto. Dubito però che voi la storia la conosciate e quanto al presente non siete in grado di vedere più in là del vostro naso. Ci vuole uno sguardo attento e curioso, infatti, per vedere oltre il vostro stretto orizzonte. Voi possedete una vista difettosa; un cuore piccino e sclerotico e conseguentemente un cervello poco irrorato di sangue. Noi, che pure non siamo perfetti, saremo la vostra medicina, come lo sono state tante altre persone che in ogni tempo, anche nelle peggiori condizioni politiche sociali, anche in regimi polizieschi e persecutori hanno saputo reagire, non perdersi d’animo, lottare, amare e preparare tempi e società migliori.