Non sono ascrivibili alla categoria dei VIP, non compaiono sui giornali, non bazzicano talk show, eppure sono grandi, probabilmente senza neanche saperlo.
Sono le innumerevoli persone che, anche ai nostri giorni, impediscono che il mondo sprofondi sotto il peso della negatività, del male. Appartengono ad ogni strato sociale, ad ogni categoria e vivono in ogni parte del mondo. Non fanno parte degli arrivati, di quanti hanno successo. Non possiedono grandi ricchezze, conti in banca in paradisi fiscali, auto di lusso, ville mozzafiato. I loro biglietti da visita non esibiscono titoli altisonanti. Sono credenti, non credenti, diversamente credenti, ma tutti contraddistinti dalla capacità di accogliere, mostrare tenerezza e compassione verso chi è nel bisogno. E fanno tutto questo con semplicità, senza clamori, nell’ordinarietà della loro esistenza: in famiglia, sul lavoro, nei luoghi nei quali abitano, senza stare a distinguere tra le persone. Sono uomini e donne, giovani e vecchi, bianchi e neri, adulti e ragazzi, mossi dal desiderio di collaborare alla costruzione di un mondo migliore. Sono persone che vogliono essere responsabili anche della felicità degli altri e non solo di se stesse. Pur pressate dalle difficoltà non si arrendono e sanno spargere attorno a loro speranza. Sono loro che rendono il mondo più abitabile; la vita più umana. In questo nostro mondo tante volte inospitale, nel quale paiono crescere soltanto rivalità, odio, pregiudizi e contarsi di ogni genere, rappresentano delle oasi nelle quali fioriscono amicizia, fiducia, rispetto reciproco, aiuto. In genere non perdono tempo in tanti discorsi, né si attardano nel produrre e propinare belle teorie. Preferiscono il fare; l’impegno laborioso. Forse tante volte non sono nemmeno oggetto di alcun ringraziamento e tanto meno di omaggio da parte di chicchessia, ma queste donne e questi uomini sono davvero dei grandi perché hanno scelto e scelgono ogni giorno di essere semplicemente umani. A tutte e tutti loro il mio ringraziamento.