Sarà anche vero che, per dirla con gli antichi, pecunia non olet, ma certamente ci vuole davvero un odorato azzerato del tutto e il pelo alto una spanna sullo stomaco, per affermarlo in questi giorni dinanzi alla stravagante visita del leader libico Gheddafi.
Che i rapporti fra le nazioni, e anche tra i vari potenti di turno, funzionino in un certo qual modo, non è una cosa nuova. Così come il sapere che la politica tante volte più che l’arte del possibile è l’arte di arrangiarsi, però credo ci sia un limite a tutto. Che l’Italia, attraverso il “non vedo, non sento, non parlo” dei suoi più alti rappresentanti, permetta ad un dittatorello balzano, di prodursi nello show in cui si è prodotto, al fine semplicemente di salvaguardare interessi cospicui che ha nel suo paese (per non dire di quelli diretti del nostro Presidente del Consiglio) francamente fa sorgere un moto di sana e vigorosa repulsa. Altro che folklore, signor Berlusconi! Che dire poi delle ragazze pronte ad omaggiarlo in cambio di qualche manciata di euro? Dove è finito il vostro orgoglio di donne? Non è forse anche questa, prostituzione?