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titolo sparato in prima pagina sul Trentino (quotidiano locale) di giovedì 11 marzo, lo trovo per lo meno discutibile. Capisco, o meglio mi sforzo di farlo, anche le ragioni di marketing che presiedono la conduzione di un giornale, però trovo che sia del tutto funzionale ad una certa logica che imperversa di questi tempi. Parlare di “accatoniland”, per descrivere un fenomeno che certamente interroga, ma che molto più spesso suscita un moto di rigetto, di insofferenza, quando non di intolleranza in tanti, trovo che sia fare dell’allarmismo. Allora forse bisognerebbe iniziare col ricordare che una sentenza della Corte Costituzionale del 1996, stabilisce che la mendicità non molesta non è punibile.
10 mar 2010

ZELANTI

Succede a Trento, ma avviene, ne sono certo, anche altrove in tante altre parti. Chissà a cosa pensava Hamed, lo chiameremo così, ma è un nome di fantasia, mentre attraversava la strada l’altra sera, per recarsi in quel rifugio di fortuna dove, assieme ad tanti altri passava le sue notti per ripararsi dal freddo. Quelli come lui sono soltanto ombre che attraversano le nostre strada, che qualche volta riusciamo anche a raffigurarci, sia pure per un istante, quando, magari alterati, o per aver bevuto un bicchiere di troppo, o perché in stato confusionale (vorrei vedere noi al loro posto!) capita che la cronaca ce li sbatta sotto gli occhi.
06 mar 2010

AZZECCAGARBUGLI

Ormai parliamo lingue diverse. Ecco il perché dell’ultima trovata del governo: un decreto legge che – ci avvertono, con fare suadente, come si fa con i bambini un pochino capricciosi – non modifica la norma; la interpreta correttamente. Ma non avevano sostenuto fino a ieri che le leggi non si interpretano, si devono soltanto applicare?. Ma quanto siamo cretini! Certo che le leggi si applicano, ma solo per i fessi. Per quanti hanno il potere- e che lo vogliono tenere saldo in mano – le leggi si interpretano, che diamine! Ce ne dovevamo ricordare.
È partita anche a Trento, l’iniziativa denominata “cerchi di silenzio”; un appuntamento serale in piazza Duomo, per segnare “lo spazio e il tempo dove ridare il giusto valore ed il giusto peso alle parole”. Così era scritto sul volantino che promuoveva l’appuntamento. Per fare cosa? “Un’ora di silenzio visibilmente in piazza per manifestare, riflettere, meditare. Per ritrovare significato a giustizia, verità, dignità. Un silenzio partecipe, non il silenzio di bocche cucite da indifferenza complice”. Così è stato, ed il cerchio di persone, da piccolo, è cresciuto, lievitato, fino a comporne uno più grande.
Premio Nobel per la Pace 2011 alla Donna Africana FIRMA LA PETIZIONE ON LINE L’Africa cammina con i piedi delle donne. Abituate da sempre a fare i conti con la quotidianità della vita e con la sfida della sopravvivenza, ogni giorno centinaia di migliaia di donne africane percorrono le strade del continente alla ricerca di una pace durevole e di una vita dignitosa. Gran parte di loro fanno fino a 10-20 chilometri per portare l’acqua alla famiglia. Poi vanno, sempre a piedi, al mercato, dove, per tutta la giornata vendono quel po’ che hanno, per portare la sera a casa il necessario per nutrire i propri figli. Riproducendo così ogni giorno il miracolo della sopravvivenza.
06 feb 2010

IGNORANTI!

Roba da far cascare le braccia. E si dicono classe dirigente! Con che coraggio, vorrei davvero saperlo. Io non sono tipo da credere ai “tuttologi”; di costoro diffido e giro alla larga. Ma diffido ancor di più e mi guardo bene dal riverire gli “ignoranti”. Tranquilli, non mi riferisco alle persone magari illetterate o che hanno compiuto studi limitati. Anzi, di queste ho profonda stima. Le persone non le misuro dai titoli esibiti. Parlo di “ignoranti” che tali non dovrebbero essere, a maggior ragione se occupano posti di responsabilità. Chi ha un incarico e per giunta pubblico e che a causa di quell’incarico è chiamato magari a decidere delle sorti di altre persone, non può essere ignorante, incolto, sciatto.
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