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25 gen 2023
Proclamate il Vangelo a ogni creatura Mc 16,15-18
Scritto da Piergiorgio |
Letto 457 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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15E disse loro: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.

 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".

Il termine proclamare, di origine latina deriva dal composto pro «davanti» e clamare «gridare». Significa annunciare, dichiarare in forma ufficiale e solenne. È il compito che Gesù assegna ai discepoli inviandoli nel mondo ad annunciare il Vangelo. Non è tanto un invito ad essere banditori di parole, ma semmai annunciatori di un evento, vita, morte e risurrezione di Cristo, attraverso due modalità: la prima consiste nel battezzare, che non è tanto un rito religioso, quanto immergere nell’amore accolto del Padre e riversato sui fratelli, di cui il battesimo è segno. L’altra modalità imprescindibile è quella di accompagnare questo annuncio di gioia attraverso segni concreti quali scacciare demòni, parlare lingue nuove, guarire malati e saper affrontare serpenti e veleni confidando nel Signore come unico aiuto. Fuori di metafora significa operare per la liberazione integrale degli uomini e perché vivano in modo dignitoso, umano, così da poter godere di essere e sentirsi realmente figli di Dio. Il credere che salva non è un credere intellettuale, ma un credere esistenziale; credere che il bene avrà l’ultima parola, che Dio porterà a compimento il suo disegno di salvezza che però per attuarlo ha bisogno che ci si metta al servizio del suo Regno, facendo ciascuno la propria parte e facendola anche come comunità di credenti.

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