101 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
2Diceva loro: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio".
Per annunciare il regno è necessario essere discepoli credibili e per essere credibili è necessario agire con lo stesso Spirito che mosse Gesù nel suo itinerario sulle strade polverose e lungo i sentieri della Galilea. Gesù si muoveva da uomo libero e liberante; povero e spoglio di tutto ciò che poteva farlo apparire come uomo di potere. Ai settantadue discepoli che invia davanti a sé là dove era diretto chiede di farlo spogli di ogni potere e di ogni sicurezza materiale, affidandosi all’accoglienza di quanti avrebbero incontrato e domandando loro di guarire i malati. Non chiede loro di predicare ma di operare a beneficio di quanti erano prostrati nel corpo e nello spirito. L’agire concreto a favore del bene delle persone è un messaggio che può arrivare a chiunque, non così le parole, per quanto ricercate e nobili possano essere. Le parole possono apparire di circostanza, anche quanto si fa con le migliori intenzioni. Il bene che si fa a qualcuno, quello è sempre un annuncio che raggiunge il cuore. Ma agire per il bene degli altri, dobbiamo esserne consapevoli, suscita inevitabilmente opposizione, specie se, come non può non essere, è anche al contempo denuncia di ogni tipo di ingiustizia.