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23 lug 2020
LA VITE E I TRALCI
Scritto da Piergiorgio |
Letto 1715 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Gv 15,1-8

151 "Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

Con l’immagine della vite e dei tralci il Signore ci offre una rappresentazione plastica, facilmente comprensibile a tutti di quale dovrebbe essere il nostro rapporto con lui: un rapporto vitale. Quanto sia  fondamentale l’unità con il Signore, la vite, perché noi si possa portare frutto è del tutto evidente. Allo stesso tempo si può a ragione pensare che neppure la vite senza i tralci può dare frutto. Sembra quasi che il Signore ci dica, attraverso questa immagine, quanto anche noi siamo importanti perché il suo amore possa diffondersi nel mondo. Ed in effetti è così perché lui non vuole fare tutto da solo. A quanto dicono gli studiosi la traduzione che parla di tralcio da potare pare non sia la più corretta. Più che di potare si dovrebbe parlare di purificare, pulire perché il tralcio sia più produttivo e questo è motivo di gioia perché significa che noi non dobbiamo concentrarci sui nostri possibili difetti, nella ricerca spasmodica di eliminarli. Ci pensa il Padre, l’agricoltore, a liberarci, se lo ritiene necessario, di ciò che è difettoso. Se non lo fa significa che per lui non è così importante. A noi è chiesto di rimanere uniti al Signore praticando lo stesso amore gratuito, incondizionato verso i fratelli che lui pratica verso di noi, dimostrazione concreta che le sue parole sono radicate in noi, e possibilità per noi di portare frutto abbondante.

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