Gv 17,1-11a
171 Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: "Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. 2 Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. 5 E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
6 Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. 10 Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Gesù ha glorificato il Padre facendo in tutto la sua volontà, volontà che si esprime nel desiderio di salvezza di tutti gli uomini; salvezza intesa come bene-essere già oggi in questa vita e vita in pienezza oltre la morte. Il bene delle persone può avvenire soltanto attraverso il dono e il servizio reciproco a imitazione dello stesso Gesù che non ha esitato a donare se stesso fino alla morte per i suoi, ed è quanto siamo chiamati a fare tutti noi se vogliamo dirci cristiani. Io ti ho glorificato – afferma nella sua preghiera Gesù al Padre – compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ancora: le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno che veramente sono uscito da te e hanno creduto in me. Le parole date da Gesù ai suoi e ricevute, non sono “chiacchiere” ma vita; opere di liberazione, di guarigione, di servizio, di condivisione, di fraternità. Tutte cose date a noi come esempio perché le ripetessimo nei contesti di vita nei quali ci troviamo a vivere. Ed è bello, entusiasmante sapere che l’operare così ci mette in comunione di amore con il Padre e il Figlio, così da essere una unità amante come lo sono il Padre e il Figlio. Una unità amante in grado di rinnovare il mondo dalle fondamenta. È un impegno e una responsabilità grande sorretta dalla certezza di essere custoditi dal Padre e pertanto in grado di affrontare con fiducia e speranza ogni avversità