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29 apr 2020
PRENDETE IL MIO GIOGO SOPRA DI VOI
Scritto da Piergiorgio |
Letto 1440 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Prendete il mio giogo sopra di voi (Mt 11,25-30)

25 In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27 Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28 Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".

Noi che non siamo più giovanissimi, sappiamo bene cos’è un giogo, non così per i più giovani e certo l’immagine del giogo sul momento non ci pare la più adatta a trasmetterci un’idea di gioia, né tantomeno di liberazione. Dobbiamo però pensare che per gli ascoltatori di Gesù, abituati a dover sottostare a molte prescrizioni previste dalla religione del tempo, l’immagine che egli propone doveva avere ben altro impatto. Infatti ciò che propone Gesù è qualche cosa che trova immediata risonanza nel cuore della gente; di quei poveri, stanchi e oppressi ai quali promette ristoro. Se riflettiamo con un po’ di attenzione possiamo cogliere anche noi la novità di quel giogo che ci propone di prendere su di noi. A proporlo è colui che si definisce mite e umile di cuore. Quindi non uno che impone un peso insopportabile da portare, bensì un modo di vivere che suscita o dovrebbe suscitare adesione entusiasta. Non perché vivere il Vangelo sia esercizio facile o privo di fatica, ma perché vivendolo scopriremo che è davvero ciò che da senso e valore al nostro vivere. Siamo amati da un Dio che ci è Padre e madre, che non desidera altro che la nostra concreta felicità, che ha messo nel nostro cuore un desiderio di pienezza di vita infinita e che ci offre la possibilità di conseguirla e che il conseguirla risponde ai bisogni più profondi che ci portiamo dentro. Ecco perché il giogo di Gesù in realtà è dolce e il suo peso leggero.

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