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30 apr 2020
CHI CREDE HA LA VITA ETERNA
Scritto da Piergiorgio |
Letto 1458 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Chi crede ha la vita eterna (Gv 6,44-51)

44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".

Vi assicuro (in verità, in verità vi dico) che chi crede ha la vita eterna. Questa affermazione di Gesù apre su un orizzonte di stupenda realtà che fa gridare di gioia. La vita eterna non è qualche cosa di riferibile a un domani incerto, a un futuro di cui non conosciamo alcunché da attendere dopo la morte, ma qualche cosa che già ora germoglia e cresce se noi ci fidiamo e ci affidiamo a Cristo. Non è qualche cosa da ritenere per vero perché così ci è stato insegnato, ma da sperimentare nel quotidiano attraverso un vivere che si lascia plasmare dalla Parola del Signore. Possiamo farne in qualche modo esperienza, sia pure in maniera limitata e confusa, ogni qualvolta ci lasciamo guidare nel nostro agire dall’amore verso gli altri, amore che sa farsi dono. Sperimentiamo come quel donare e donarci non ci priva in nessun modo, ma al contrario ci arricchisce, allarga il nostro animo, ci fa stare meglio, proviamo un senso di pienezza e di bellezza che non possiamo sperimentare quando al contrario ci lasciamo prendere dalla rabbia o dal desiderio di rivalsa per qualche torto ricevuto. Ecco che il nostro credere non si basa soltanto o semplicemente sull’aderire a una qualche verità trasmessaci, quanto piuttosto sull’adesione a una persona, Gesù, che con la vita e la parola ci ha testimoniato che una vita donata è fonte di vita in pienezza. Accogliere e fare proprio questo suo messaggio, incarandolo nel proprio tempo e nella propria vita, è mangiare il pane che il Signore ci offre, ossia se stesso.

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