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16 apr 2020
ALLORA APRÌ LORO LA MENTE
Scritto da Piergiorgio |
Letto 4343 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Allora aprì loro la mente (Lc 24,35-48)

35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37 Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma.

38 Ma egli disse loro: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho". 40 Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

44 Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". 45 Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46 e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47 e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni.

Stavano ancora parlando dell’esperienza vissuta a Emmaus, i due discepoli di ritorno a Gerusalemme dove si trovano gli altri, che Gesù in persona stette in mezzo a loro, annota l’evangelista Luca. Ma ecco che quella presenza inattesa anziché riempirli di gioia come a noi parrebbe scontato, suscita nei presenti paura perché convinti di vedere un fantasma. Gesù a dimostrazione che è proprio lui, e non un fantasma, mostra le mani e piedi feriti e li invita a toccarlo. Qualunque sia stato l’esperienza dei discepoli dopo la Pasqua, di Gesù risorto, è chiaro che il modo con il quale l’evangelista  descrive il suo farsi presente ai discepoli non ha niente a che vedere con certe raffigurazioni pittoriche o certi film. In altre parole, benché nel testo di oggi lo stesso Gesù, dopo aver invitato i discepoli a toccarlo, aggiunga, quasi a conferma che è lui, un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho, non significa che si manifesti con un corpo di carne come il nostro. Ciò che preme affermare all’evangelista è che il Gesù risorto è proprio quel Gesù che è stato crocifisso e non un’illusione. Per comprenderlo hanno bisogno che il Signore apra loro la mente a comprendere le Scritture. Significa che per comprendere che Gesù è davvero risorto hanno dovuto compiere una rilettura di quanto scritto su di lui nei testi del 1° testamento, ma anche di tutta la sua vita, vita che Dio ha assunto e glorificato. Anche a noi il Signore apre la mente se ci lasciamo guidare dal suo spirito e se ci prendiamo il tempo e il modo di approfondire la sua Parola. Diversamente, se ci limitiamo ad una lettura occasionale, frettolosa e superficiale, tutto quanto vi è narrato non potrà che sembrarci qualche cosa di fiabesco, buono per i bambini.

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