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Ultima modifica Mercoledì 15 Aprile 2020 05:55
15 apr 2020
RESTA CON NOI PERCHÉ SI FA SERA
Scritto da Piergiorgio |
Letto 4249 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Resta con noi perché si fa sera (Lc 24,13-35)

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14 e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

15 Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17 Ed egli disse loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?". Si fermarono, col volto triste; 18 uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?". 19 Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23 e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto". 25 Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26 Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

28 Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32 Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?". 33 Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34 i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!". 35 Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Quanto somigliamo ai due in cammino verso Emmaus. Anche noi, Signore, camminiamo spesso con il capo chino, il cuore dolorante, la tristezza dipinta in volto. Sì, anche noi, dopo 2000 anni ci troviamo, tanto più in questo tempo, a camminare senza speranza verso una Emmaus qualsiasi, portando in petto dubbi, domande e sconforto. Quanto siamo tardi a capire che anche noi, come te, dobbiamo passare attraverso il fuoco della prova per giungere a quella pienezza umana alla quale siamo chiamati. Anche questa pandemia che ci ha privati di tante cose belle, ma così spesso ignorate, è un momento di prova dolorosa attraverso la quale passare per crescere in umanità. Non che sia stato tu a mandarcela, chi pensa così bestemmia, tu non agisci in questo modo, tuttavia certamente rappresenta o può rappresentare una verifica di ciò che realmente ci sta a cuore. Saremo capaci di alzare lo sguardo e guardare oltre lo stretto orizzonte attuale, non per cullarci in qualche sciocca e stupida illusione, ma per saper vedere il nuovo per il quale dovremmo impegnarci già oggi e ancor più domani, passata l’emergenza? In altre parole, saremo capaci di imparare da quanto sta avvenendo per cambiare mentalità e modo di vivere? Tu lo so che ci sei e ci sarai accanto a noi per sostenerci nel nuovo cammino che vorremo intraprendere, ma noi siamo capaci di vederti seduto a tavola con noi mentre spezzi per noi il pane della speranza, quella vera, quella che fa sperare con tutti e che sola può cambiare in meglio le nostre esistenze?

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