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09 nov 2020
SACRO COMMERCIO
Scritto da Piergiorgio |
Letto 1496 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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Gv 2,13-22

2 13 Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15 Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi;

gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: "Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!". 17 I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". 19 Rispose loro Gesù: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere". 20 Gli dissero allora i Giudei: "Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?". 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Il Tempio di Gerusalemme da luogo di culto era diventato luogo di commercio e di rapina legalizzata nei confronti del popolo e a beneficio della casta sacerdotale. Sempre, in tutti i tempi  e in ogni luogo, da parte delle élite religiose c’è stato il tentativo di usare a proprio vantaggio del bisogno religioso delle persone: per arricchirsi o realizzare opere volte a celebrare se stesse. I cristiani non sono stati da meno di altri e questo nonostante Gesù avesse esplicitamente affermato che i veri adoratori del Padre non avrebbero avuto bisogno né di templi, né di monti per adorarlo. Certo, al pari di chiunque altro, anche i cristiani hanno bisogno di un luogo e magari di una struttura nella quale trovarsi per le loro celebrazioni, ma mai, luoghi e strutture possono diventare più importanti delle persone che compongono la comunità. È questa che deve essere viva innanzitutto e a misura di Cristo. A che servirebbe possedere una bellissima chiesa (edificio) se la comunità, (chiesa locale) fosse una realtà asfittica ed esistente solamente sulla carta, o addirittura fosse una contro testimonianza evangelica? Sarebbe come farsi belli con le pene del pavone.

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