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Il Verbo si è fatto carne Gv 1,1-5

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24 dic 2025
Il Verbo si è fatto carne Gv 1,1-5
Scritto da Piergiorgio |
Letto 10 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l'hanno vinta.

 

L'annuncio che ciò che per noi uomini è l'Indicibile, l'indescrivibile, l'inenarrabile è entrato nella nostra storia, assumendo la carne di Gesù di Nazareth, è al centro della nostra fede e rappresenta l'invito a dismettere ogni nostra immagine di Dio che non sia quella di quel bambino posto in una mangiatoia e, da adulto, conficcato sul palo della croce, perché sarebbe falsa. A tanti, anche cristiani, appare difficile accettarla, se non a parole, almeno nei fatti, dal momento che risulta loro più adatto, conveniente, rifarsi a un' immagine più eterea, magari misteriosa, incorporea, alla quale assegnare i tratti del potente che coarta la libertà delle persone, intransigente quanto all'osservanza delle sue leggi, risolutore magico dei problemi e giudice severo verso le "persone sbagliate", che sono sempre gli altri. Un Dio bambino, bisognoso di cura, di tenerezza, di accoglienza senza pregiudizi e che, da adulto, si manifesterà come l'uomo per gli altri, per i poveri, gli scartati, dal cuore misericordioso, risulta troppo umano per essere creduto Dio. Eppure, se non ha trovato modo migliore per manifestarsi a noi da quello scelto , allora significa che anche per noi, per poterlo incontrare, non rimane che una strada soltanto: la strada dell'umano. Questo significa accogliere in noi ogni bisogno, ogni fragilità, ogni smarrimento, senza giudizio alcuno, facendoci carezza che risana e conforta, facendo germogliare vita in ogni persona che incontriamo. Buon Natale a tutte e tutti!

 

 

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