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28 dic 2021
RINASCERE
Scritto da Piergiorgio |
Letto 924 volte | Pubblicato in Il mio blog
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Stiamo per concludere un anno e, seppure con aspetti meno traumatici che per il passato, ci ritroviamo ancora sperduti a ansiosi a causa della pandemia.

Non è solo una affezione che interessa il corpo ma pure la psiche, l’anima perché non sfugge a nessuno, credo, quanto il permanere della minaccia si sia ripercossa sull’animo di tutti, con evidenti differenze, tra categorie. A risentirne maggiormente sono i giovani, a quanto ci è dato sapere, ed è tra loro che si notano gli effetti più negativi; talvolta drammatici. Quanto sia importante riuscire a ritrovare una normalità di vita, nella quale i rapporti tra le persone, le relazioni fatte di incontri, abbracci, dialogo e sana compagnia siano nuovamente praticabili, credo non sfugga a nessuno. La scienza e la medicina possono esserci di grande aiuto, ma da sole non sono sufficienti a farci raggiungere l’obiettivo. Serve anche la corresponsabilità di tutti. Il prendersi cura di chi ci sta vicino, secondo le modalità possibili in questo preciso momento. Serve saper guardare avanti con fiducia e speranza, ma a partire dalla consapevolezza – non è forse questo il maggiore insegnamento ricevuto? – che siamo vulnerabili e non onnipotenti come in passato ci siamo considerati tante volte. Accettare il fatto che siamo mortali, che siamo fragili, che siamo bisognosi, che necessitiamo dell’aiuto degli altri dovrebbe ammaestrarci circa l’importanza di considerarci tutti partecipi della medesima umanità e pertanto detentori di uguali diritti, senza distinzione di ceto, di cultura, di religione, di nascita, di colore. Il virus, lo abbiamo sperimentato e ancora lo stiamo sperimentando, non conosce confini di sorta. Si muove indisturbato da nord a sud, da est a ovest, e non conosce nemmeno distinzioni tra poveri e ricchi anche se i primi continuano a pagare il prezzo più alto non potendo beneficiare delle difese vaccinali di chi sta meglio. Purtroppo la pandemia non ci ha fatto migliori. Non ha fatto migliori i governi del mondo e quanti detengono il potere ad ogni livello. Questo è il morbo ben peggiore del virus che ha sconvolto le nostre vite. Non ci sarà salvezza per l’umanità se non cambiando noi stessi; le priorità, gli interessi, i rapporti tra i popoli, tra le nazioni. Ciò che serve è una rinascita umana, un cambiamento che sani alla radice le ingiustizie e le sperequazioni esistenti nel mondo, diversamente, anche riuscissimo nel nostro vecchio mondo a porre temporaneamente fine agli esiti più deleteri della pandemia, tutto durerebbe lo spazio di un mattino, prima di precipitare in qualche altro abisso di morte. Quanti ragionano ancora di un noi e gli altri, di questi e di quelli, di su e di giù, mostra di non aver capito niente e al massimo di essere guida cieca che guida altri ciechi. Il destino per tutti è di cadere nel fosso. Ma non tutto è perduto. Esistono nel mondo, un po’ ovunque e ad ogni latitudine, donne e uomini che non si sono arresi e non si arrendono a questo stato di cose. Che lottano ogni giorno per rendere il mondo migliore. La nostra speranza sono i tanti anonimi che fanno questo. Noi, tra chi ci annoveriamo? Tra i morti che camminano o tra i vivi che lottano e si battono per il cambiamento? Buon Anno ai facitori di Pace e di Giustizia

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