Non sono i sani che hanno bisogno del medico (Mc 2.13-17)
È di così palese buon senso questa affermazione che solo gli stolti possono pensare il contrario.
Tuttavia non sembrerebbe che i saggi prosperino nel mondo, al contrario degli stolti, diversamente non si capirebbe perché imperversino, o sembrino imperversare quanti trovano sempre delle ragioni per condannare chi, proprio perché convinto che siano gli ammalati ad avere bisogno del medico, non esitano a compromettersi con costoro. Intendo compromettersi con quanti potremmo definire poveri sia in senso materiale che morale e spirituali. Insomma con coloro che, o perché impossibilitati a fare diversamente o perché penalizzati dalla vita per mille ragioni, sono ritenuti non confronti al modello imperante; modello che sovente è più di facciata che reale, ma a chi lo decanta e difende a parole questo importa assai poco. Gesù non ha avuto timore di accompagnarsi a “cattive compagnie”, proprio perché aveva ben chiaro che se c’era chi aveva bisogno di vita, di guarigione, di accoglienza erano tutti quei soggetti dai benpensanti e dai baciapile di allora erano considerati impuri e peccatori. È consolante anche per tutti noi sapere che Dio nei nostri confronti ha lo stesso atteggiamento che aveva Gesù con costoro e che per quanto possiamo ritenerci o anche essere indegni, non lo siamo mai così tanto da impedirgli di abbracciarci e amarci di un amore che è sanante e ridona vita. Questo dovrebbe bastarci per assumere il suo stesso modo di agire nei confronti dei fratelli, specie di chi è più ferito dalla vita