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Sulla tua parola

Brevi riflessioni (ir)regolari sul Vangelo del giorno

Non sono un biblista né un teologo, ma un semplice credente che cerca e trova nutrimento nella parola del Vangelo. A chi lo desidera offro questi miei spunti di riflessione.

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Lo seguì molta folla (Mc 3,7-12) Deve chiedere che gli tengano pronta una barca, Gesù, per timore di essere schiacciato – annota l’evangelista – ricordando che molta folla lo seguiva, proveniente da ogni dove e che molti, avendo saputo quanto aveva fatto, si gettavano su di lui per toccarlo ed essere guariti.
Il sabato e l’uomo (Mc 2,23-28) A noi pare scontato che il sabato sia fatto per l’uomo e non viceversa, che vengano prima i bisogni primari delle persone e il loro bene che non la norma, la legge.
Vino nuovo in otri nuovi! (Mc 2,18-22) Le persone “religiose”, meglio sarebbe dire i baciapile, sono sempre attente e pronte a suscitare contese e redarguire quanti sono impegnati a vivere e testimoniare modi nuovi di fedeltà al Vangelo.
Non sono i sani che hanno bisogno del medico (Mc 2.13-17) È di così palese buon senso questa affermazione che solo gli stolti possono pensare il contrario.
Non abbiamo mai visto nulla di simile! (Mc 2,1-12) Anche noi, credenti del terzo millennio, con tutta probabilità siamo indotti ad esclamare che non abbiamo  mai visto nulla di simile, ma più come grido di disillusione che di meraviglia.
Ne ebbe compassione (Mc 1,40-45) Un lebbroso, una persona inavvicinabile, uno scarto d’uomo, gettandosi in ginocchio davanti a Gesù gli dice: "Se vuoi, puoi purificarmi!". La reazione di Gesù è di compassione, termine che nel sentire comune è più intesa come commiserazione che non come com-patimento: un patire con.
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