In Europa, nei palazzi del potere,
va in onda la piazzata di chi ha vista corta
e cuore di sasso.
Nel braccio di mare che la unisce
alla culla
da dove viene l’UOMO,
si muore come ieri,
come sempre,
abbandonati a un destino crudele,
ultimo approdo di speranze rincorse
calcando sentieri schiavisti noti a tutti.
È merce avariata,
quanti giacciono in fondo al mare
o asfissiati dentro gusci nauseabondi
apprestati da nuove Einsatzgruppen,
per quanti non prestano ascolto
alle grida di aiuto dissanguate,
insistenti, laceranti, strazianti
che arrivano (arrivano?) intermittenti
sul continente patria dei lumi
e dalle radici cristiane…
Un giorno ci dovremo vergognare,
ma perché aspettare e non farlo adesso?