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16 lug 2010
SAKINEH NON DEVE MORIRE
Scritto da Piergiorgio |
Letto 3156 volte | Pubblicato in Il mio blog
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La pena di morte – affermava Albert Caus – è il più premeditato degli omicidi, al quale non può essere paragonato nessun atto criminale, per quanto deliberato. Personalmente sono profondamente e radicalmente contrario a qualunque legislazione la contempli. Per questa ragione, rilancio qui il seguente appello.

Carissimi amici ieri una donna iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata l'oggetto di una protesta contro la pena di morte per lapidazione: senza questa protesta non sarebbe stato possibile salvarle la vita. Ma questo non è sufficiente se si pensa che nonostante ciò la pena di morte per lapidazione continua a essere praticata. Quante sono le persone che sono fuori dalla piazza della morte, pronte al loro destino? La lapidazione consiste nella immobilizzazione del corpo del condannato nella terra, fino al collo, poi la causa della morte interviene per la lapidazione alla testa, manuali parlano di come le pietre devono essere non troppo piccole per non essere inutili, ma nemmeno così grosse da uccidere all'istante, lo scopo è vedere la sofferenza del condannato. La morte non sopraggiunge subito dopo la lapidazione. Questa donna è stata accusata di tradimento, come lei altre 12 donne e un uomo: per questo potranno essere lapidati, anche se le loro famiglie giurano che la confessione è stata il frutto di una vera e propria estorsione. La donna non avrebbe capito nulla di che cosa diceva il giudice perché non comprende neanche la lingua. Quindi ha firmato una accusa senza sapere che cosa firmava. La petizione contro la lapidazione a questo indirizzo: http://www.avaaz.org/en/stop_stoning/?vl Dear Friends, Yesterday an Iranian woman, Sakineh Mohammadi Ashtiani, *was saved by global protests from being stoned to death.* But she may still be hanged -- and, meanwhile, execution by stoning continues. *Right now fifteen more people are on death row awaiting stoning* in which victims are buried up to their necks in the ground and then large rocks are thrown at their heads. The partial reprieve of Sakineh, triggered by the call from her children for international pressure to save her life, has shown that if enough of us come together and voice our horror, *we may be able to save her life, and stop stoning once and for all.* Sign the urgent petition now and send it onto everyone you know -- *let's end this cruel slaughter NOW!* http://www.avaaz.org/en/stop_stoning/?vl Sakineh was convicted of adultery, like all the other 12 women and one of the men awaiting stoning. But her children and lawyer say she is innocent and that she did not get a fair trial -- they state her confession was forced from her and, speaking only Azerbaijani, she did not understand what was being asked of her in court. Despite Iran's signing of a UN convention that requires the death penalty only be used for the "most serious crimes" and despite the Iranian Parliament passing a law banning stoning last year, stoning for adultery continues. Sakineh's lawyer says *the Iranian government "is afraid of Iranian public reaction and international attention" to the stoning cases*. And after Turkey and Britain's Foreign Ministers spoke out against Sakineh's sentence, it was suspended. Sakineh's brave children are leading the international campaign to save their mother and stop stoning. *Massive international condemnation now could finally stop this sickening punishment.* Let's join together today across the world to end this brutality. *Sign the petition to save Sakineh and end stoning here:* http://www.avaaz.org/en/stop_stoning/?vl In hope and determination, Alice, David, Milena, Ben and the whole Avaaz team SOURCES: Iranians still facing death by stoning despite 'reprieve', The Guardian: http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/08/iran-death-stoning-adultery

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