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07 lug 2025
SPERANZA E UMANITÀ IN TEMPI DI DOLORE
Scritto da Piergiorgio |
Letto 43 volte | Pubblicato in Il mio blog
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Ritengo che una sola lacrima di un bambino sia più che sufficiente a muovere a compassione e spingere un adulto a fare quanto è possibile per portargli sollievo

nella sofferenza, per non farlo sentire solo e abbandonato, per rassicurarlo che il male che sta vivendo è un brutto incidente passeggero; un brutto sogno. È un pensiero semplice il mio, da uomo della strada, da nonno che gode della presenza di due splendide nipotine; una di otto anni e una di appena sei mesi. Il mio sguardo nei confronti dei bambini, di tutti i bambini, è sempre stato di profondo rispetto, di riconoscenza verso la vita, verso Dio perché in loro, nei loro occhi posso intravedere il futuro come attesa di ciò che di più bello la vita può riservare all'umanità e non mi capacito di chi su di loro usa violenza, qualunque tipo di violenza. Mi chiedo come sia possibile e ne ho orrore tutte le volte che vengo a sapere di maltrattamenti, abusi e delle inenarrabili sofferenze a cui sono sottoposti in teatri di guerra; a Gaza in particolare, ma non solo a Gaza. Certo, in questo angolo del pianeta l'umanità ha fallito da tempo, assieme a tutte le istituzioni sovranazionali, e noi pure siamo solidamente colpevoli per quanto avviene tutti i santi giorni. Ho pianto per i bambini israeliani ammazzati da Hamas il 7 ottobre 2023, e ora non ho più lacrime da piangere per i bambini gazawi innocenti che muoiono ammazzati tra l'indifferenza di troppi, quando non addirittura le oscene dichiarazioni di persone che si definiscono politici e magari liberali, democratici. Commuove leggere che pur tra tanto orrore e sofferenza ci sono donne e uomini che non si rassegnano alle brutture che sono costretti a vivere e si prendono cura, come possono, di questi piccoli e di quanti chiedono aiuto. Penso ai vari volontari che operano dentro Gaza tra difficoltà indescrivibili e allora amo pensare che la nostra umanità, pur così sgangherata, avrà ancora un futuro. Come è avvenuto tante volte in passato, il deserto rifiorirà perché oso sperare, contro ogni speranza, che il bene, anche se debole, fragile e apparentemente impotente, prevarrà. A ciascuno di noi, per quanto può e dove sta, tocca però fare la propria parte.

Grazie pe raver letto questo articolo.

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