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Ultima modifica Mercoledì 06 Aprile 2022 05:38
06 apr 2022
Figli di chi? Gv 8,31-42
Scritto da Piergiorgio |
Letto 2166 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
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31Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: "Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". 33Gli risposero: "Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno.

Come puoi dire: "Diventerete liberi"?". 34Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. 36Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. 38Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro". 39Gli risposero: "Il padre nostro è Abramo". Disse loro Gesù: "Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. 40Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l'ha fatto. 41Voi fate le opere del padre vostro". Gli risposero allora: "Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!". 42Disse loro Gesù: "Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 

 

Il rischio per noi, così come lo è stato per i contemporanei di Gesù, è quello di assegnare più importanza a ciò che si è creduto e fatto in passato che alla novità del Cristo che attraverso il suo spirito ci spinge verso la piena libertà dei figli. Che la sua parola trovi accoglienza in noi non la si misura dalla pratica religiosa, ma da un vivere che sa farsi dono agli altri. In nome di un malinteso intento di onorare Dio si può arrivare ad uccidere. Al contrario, volere e perseguire il bene concreto dei fratelli è la prova che siamo radicati nella parola di Gesù che ci ha comandato di amare come lui ha amato; cioè fino a dare la vita per gli altri, se necessario. Non basta dirsi cristiani, né proclamare di esserlo. Si devono compire le opere che ha compiuto Gesù per potersi dire figli di Dio.

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