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Maternità
Letto 6348 volte | Pubblicato in Stagioni

Cresceva ora, lentamente,

come si cresce il grano nella spiga,

quel grumo piccolo di vita,

che seminammo un giorno,

assieme,

nel tuo ventre;

come nasconde il seme dentro il solco,

l’autunno il contadino,

aspettando che  germogli a primavera.

E trasformavasi il tuo corpo giorno a giorno,

facendoti più bella;

di una bellezza nuova e misteriosa.

E dentro mutavamo anche noi due,

assieme alla creatura,

il cui volto ci era ignoto,

ma già amato tanto,

come il futuro nostro ancor sperato.

Io mi sentivo nuovo e forte molto,

accanto te che custodivi la sua vita,

come uno scrigno che racchiuda un gran tesoro.

Poi, venne al fine il giorno tanto atteso.

Fu con gran dolore per l’ evento,

che sbocciò, tra lacrime di gioia,

il tuo bambino

e figlio nostro.

 

Provai quel giorno un gran tormento,

accanto a te,

e una gran gioia.

Se ci ripenso, sento ancora, fremere di dentro,

la vita

come un grande sacramento.

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