Mi specchio nei tuoi occhi
e mi percuote un fremito,
che mi attraversa subito.
Abbandonato all’impeto,
dei baci tuoi più teneri,
traboccano i miei sensi,
come spumeggia il vino,
nei tini dell’autunno.
Sotto il mio corpo turgido,
tu ti modelli tutta.
Per me tu ti fai concava,
nido accogliente, umido.
Assieme dentro la nuvola,
di Fantasia più fervida,
planiamo sopra prati:
vallate, colli, monti,
e poi cascate limpide;
fino a toccare il limite,
del desiderio puro.
Dentro, il tramonto or scende;
la pace è ormai raggiunta.
Ed è accogliente il perdersi,
in un abbraccio unico:
un corpo, un solo spirito;
un fiato, un sol pensiero.