Share to Facebook Share to Twitter Share to Linkedin 

Articoli più letti

02-05-2009

NON RIESCO A RASSEGNARMI

Miguel, è un nome che suona dolce come un claves. E tu eri una persona...

03-05-2009

SOLTANTO BARBARIE

  Cara Delara Darabi, io non so se tu eri colpevole come ti sare...

18-05-2009

ERA SOLTANTO UN SOGNO

Il barcone veleggiava, sì fa per dire, verso le coste africa...

06-06-2009

LO SPORT PREFERITO

Ci vuole un genio per fare le vere domande- diceva Oscar Wilde- e non ...

08 set 2018
IL RE È NUDO
Scritto da Piergiorgio |
Letto 6986 volte | Pubblicato in Il mio blog
Dimensione carattere Riduci grandezza carattere incrementa grandezza carattere
Valuta questo articolo
(0 voti)

Nella fiaba danese di Christian Andersen è l’innocenza di un bambino a rompere, pare inutilmente, l’incantesimo congeniato da due imbroglioni riusciti a vestire di abiti inesistenti un imperatore vanitoso.

Ma ne lui né i cortigiani  e neppure il popolo se ne danno pensiero, continuando a magnificare il fantasioso abbigliamento. 75 anni fa, di questi tempi, fu lo storico e ingannevole armistizio a precipitare gli italiani dentro la drammatica realtà che il fascismo aveva per vent’anni offuscato alla vista e alla coscienza dei più, facendo loro scoprire quanto fosse profonda e infetta la ferita impressa nella carne del popolo, anche di quella parte di popolo che aveva così incautamente osannato il capo al quale si era affidata e assoggettata. Oggi abbiamo un altro capetto che in tanti, troppi esaltano come loro “capitano”, pronti a seguirlo senza esitazione e incuranti del fatto che faccia strame, pressoché quotidianamente, di ogni e qualsiasi sia pure parvenza di rispetto di leggi e Costituzione. Sono anche questi abbagliati da un abbigliamento fatto di un tessuto formidabile; sottile, leggero, meraviglioso, ma invisibile agli stolti e agli indegni, cioè a tutti coloro che non sono disponibili a farsi guidare dalle apparenze, dagli gli slogan semplificatori perché abituati a riflettere e decidere con la propria testa. Ecco che allora costoro sono unanimi nel condannare gli altri, specie se poveri e indifesi, per colpe vere o presunte e minimamente disposti ad accettare che le malefatte, anche se evidenti e conclamate, siano addebitabili al re travicello di turno. Lui ha dalla sua il popolo, la gente, afferma con sussiego e disprezzo, quasi che il consenso popolare affrancasse da ogni assoggettamento alla legge, la pari di tutti, come è richiesto in uno stato di diritto. Ma quando si infrangono le regole del vivere comune, quando ci si ritiene superiori a tutto e tutti, si è già imboccata la strada della morte della democrazia. E se è vero che tutti siamo tentati di invocare l’applicazione delle legge nei confronti degli altri e ad interpretarla quando l’inosservanza riguarda noi stessi, è altrettanto vero che quando a muoversi in questa direzione è un partito, un movimento, dei leader  politici e istituzionali che dovrebbero essere i garanti delle legalità, allora c’è da preoccuparsi molto. Oggi abbiamo più che mai bisogno di bambini innocenti che gridino con tutta la passione e l’ardore che è proprio di chi non ha nulla da perdere: ma il re non ha niente addosso! Il re è nudo! Sperando che anche i ciechi riacquistino la vista; i sordi inizino a sentire e gli addormentati si sveglino prima che sia troppo tardi.

Contatti

Da:
Oggetto:
Nome:
Messaggio:
Please enter the following
 Help us prevent SPAM!

Accesso riservato

Copyright & Credits

I contenuti di questo sito non possono essere riprodotti, copiati, manipolati, pubblicati, trasferiti o caricati, con nessun mezzo, senza il consenso scritto dell'autore.

E' vietata l'utilizzazione, anche parziale, sia per scopi commerciali che no profit.

Chi avesse interesse ad usufruire di contenuti di questo sito è pregato di contattarmi.


Contatore visite

1870608
OggiOggi104
IeriIeri1636
Questa settimanaQuesta settimana4798
Questo meseQuesto mese1740
TuttiTutti1870608