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Ultima modifica Mercoledì 09 Settembre 2015 07:54
09 set 2015
IL MIRACOLO DI ALAN
Scritto da Piergiorgio |
Letto 3833 volte | Pubblicato in Il mio blog
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C’è voluta la sua morte spettacolarizzata, il suo corpicino sputato dalle onde sulla riva di una spiaggia che è ritrovo della gente bene, in Turchia, per svegliare dall’assopimento tante confuse e impaurire coscienze e smuoverle dall’intorpidimento.

Finalmente si è iniziato a vedere una luce in questa nostra Europa che si era chiusa a guscio dinanzi alla tragedia di quanti fuggono in cerca di un brandello di vita. Certamente non basta tutto quanto è avvenuto in queste ultime ore per riscattarci da quanto non è stato fatto e si doveva fare per salvare tante vite umane. Il piccolo Alan è solo l’emblema, uno dei più drammatici, di una tragedia ben più grande che coinvolge centinai di migliaia di persone e tantissimi bambini che non hanno avuto e non avranno mai la prima pagina sui giornali o i servizi di testa dei nostri telegiornali. Tuttavia è confortante, allarga il cuore, sapere che non ci sono, in questo nostro mondo occidentale, solo strilloni beceri e ripugnanti, dai cuori di sasso e gli occhi incapaci di commozione e pianto. Ci sono tantissime persone che decidono di non volgere lo sguardo dall’altra parte, mettendosi in gioco personalmente, accettando di percorrere la strada della solidarietà, del prendersi cura dell’altro, mosse dalla convinzione che sia l’unica in grado di accompagnarci verso una rinnovata umanità fatta di legami e relazioni fraterne. Un’Europa dei popoli, che sa riscoprire le ragioni più autentiche del sogno dei suoi padri costituenti, è l’unica risposta valida a quanto sta accadendo nel mondo e l’unico antidoto in grado di respingere dove devono stare, nelle fogne, i rigurgiti nazi fascisti, i nazionalismi e tutti gli “ismi” che l’hanno insanguinata fin troppo a lungo in quel suo passato oscuro che non vorremmo mai più rivedere per noi e i nostri figli.

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