Share to Facebook Share to Twitter Share to Linkedin 

Articoli più letti

02-05-2009

NON RIESCO A RASSEGNARMI

Miguel, è un nome che suona dolce come un claves. E tu eri una persona...

03-05-2009

SOLTANTO BARBARIE

  Cara Delara Darabi, io non so se tu eri colpevole come ti sare...

18-05-2009

ERA SOLTANTO UN SOGNO

Il barcone veleggiava, sì fa per dire, verso le coste africa...

06-06-2009

LO SPORT PREFERITO

Ci vuole un genio per fare le vere domande- diceva Oscar Wilde- e non ...

Il mio blog

9 iscritti

Iscrizione alla categoria

Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.
Immagino possano essere numerose, le persone che possono affermare: quel giorno potevo esserci anch’io in stazione a Bologna. Io sono una di queste. Trent’anni fa, quel sabato 2 agosto, ero in viaggio verso Assisi; il treno ad un certo punto rallentò e si fermò in aperta campagna. La sosta si faceva sempre più lunga e nessuno sapeva quale fosse la ragione. Ad un certo punto appresi la notizia dell’attentato, da un ragazzo che aveva con sé una radiolina transistor. Quando il treno, con notevole ritardo, giunse in stazione, potei vedere con i miei stessi occhi lo scempio che si era compiuto.
La morte di una persona, in sé, non è una notizia, a meno che non sia frutto di un dramma. Comunque riguarda la stretta cerchia dei parenti e degli amici. Ma quella di Constantin, è ancora meno una notizia, perché riguarda una di quelle persone che vivono ai margini e di cui non si percepisce nemmeno l’assenza quando viene a mancare. Almeno per la gran parte delle persone, che magari hanno pure avuto l’occasione di incrociarla lungo la via, intenta a chiedere qualche spicciolo o una sigaretta. Invisibile ai nostri occhi già quando era in vita e ancor più da morto.
La pena di morte – affermava Albert Caus – è il più premeditato degli omicidi, al quale non può essere paragonato nessun atto criminale, per quanto deliberato. Personalmente sono profondamente e radicalmente contrario a qualunque legislazione la contempli. Per questa ragione, rilancio qui il seguente appello.
11 lug 2010

SEBRENICA

Sebrenica. Sono rimasti i morti a seppellire gli ammazzati. Un conteggio che non è mai finito; come il dolore di quanti sono scampati. Da una parte donne e bambini, ai quali è stato tolto tutto. Anche le lacrime per piangere un dolore troppo grande. Dall’altra i Karadzic, i Mladic, e tanti Ponzi Pilato. Rimane la memoria che non può essere sepolta, assieme ai resti, poveri resti, che chiedono riposo. E un grido di giustizia per potere andare oltre.
Teresa non va in ferie; non ne ha mai fatto. O almeno che ricordi. Però dice che sì, qualche giorno, nei fine settimana, se lo concede di riposo: in montagna. In effetti qualche volta, quando era più giovane, sulla montagna che si erge maestosa, non molto lontana da casa sua, c’è stata. Partiva la mattina e faceva ritorno a sera. Si portava qualche panino da mangiare e un libro da leggere. Altro non poteva permettersi, se non un gelato, qualche rara volta. Però alla gente, a quelli che abitano nel condominio dove sta lei, dà ad intendere, che lei, le ferie estive, le fa come tutti quanti. Abbassa le tapparelle, si muove con circospezione dentro casa, tiene il volume della TV basso, basso, oppure usa le cuffie, adesso che è anche un po’ sordastra, così finge di essere partita come tanti altri.
Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere, afferma un anonimo. E certamente è vero; o almeno, è quanto ci dice l’esperienza. Però è altrettanto indubbio, così mi pare, che stiamo precipitando in una notte della quale è molto difficile stabilire a priori la durata. Nonno Battista, classe 1988, raccontava di come un suo compagno di lavoro, in gioventù, fosse stato licenziato in tronco, soltanto perché ebbe l’improntitudine di guardare l’orologio.
<< Inizio < Prec. 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 Succ. > Fine >>
Pagina 72 di 80

Contatti

Da:
Oggetto:
Nome:
Messaggio:
Please enter the following
 Help us prevent SPAM!

Accesso riservato

Copyright & Credits

I contenuti di questo sito non possono essere riprodotti, copiati, manipolati, pubblicati, trasferiti o caricati, con nessun mezzo, senza il consenso scritto dell'autore.

E' vietata l'utilizzazione, anche parziale, sia per scopi commerciali che no profit.

Chi avesse interesse ad usufruire di contenuti di questo sito è pregato di contattarmi.


Contatore visite

1528948
OggiOggi497
IeriIeri1214
Questa settimanaQuesta settimana181
Questo meseQuesto mese4027
TuttiTutti1528948