57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". 58E Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".
59A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre". 60Gli replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio". 61Un altro disse: "Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia". 62Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio".
Il Signore pone condizioni ben precise a quanti intendono seguirlo, e non perché voglia dei Pierini al suo seguito, ma certamente delle persone che prima valutino bene ciò che intendono fare. La sequela di Gesù è onerosa perché comporta fare delle scelte che vanno in contro tendenza a quelle che offre il mondo inteso come mentalità corrente che fa leva sul successo, sull’avere, sul comandare. Seguire il Maestro comporta sapere che il farlo espone alla precarietà e all’insicurezza (non avere dove posare il capo); richiede il distacco dai legami familiari che sono di intralcio e l’abbandono di tutto quello che è il passato di morte. Non è però un lasciare per ragioni di ascetismo o in odio alla vita umana nelle sue espressioni più vere e materiali, ma per incamminarsi su una strada che porta alla pienezza della propria e dell’altrui realizzazione.