In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Il Signore è realista, sa che la sua proposta di vita incontrerà opposizione. Lui stesso lo ha sperimentato e sappiamo come è poi finita ; pertanto, a chi lo vuole seguire , non nasconde che anche a loro toccherà avere in sorte il suo stesso destino. Certo, non per tutti è o sarà così tragico, per fortuna. Questo significa che il mondo, anche se lentamente e con fatica, tuttavia è andato incontro a dei progressi . Resta il fatto che persecuzioni ce ne sono, e in abbondanza, anche al giorno d'oggi; non c'è da meravigliarsi ; piuttosto, c'è da meravigliarsi quando non si è perseguitati in mondi come il nostro, abituato a digerire di tutto e di più, perché può significare che, o come credenti, non siamo poi così diversi da tutti gli altri, oppure che siamo del tutto insignificanti. Non si tratta certo di andare in cerca di persecuzione, ma se il nostro stile di vita, dentro una realtà che sovente si manifesta contraria al bene dell'uomo, non è ad essa alternativa, significa che abbiamo smarrito la nostra identità di testimoni dell'amore gratuito del Padre, che non ci fidiamo di lui, del fatto che ha davvero cura di noi e che pertanto non dobbiamo temere di essere offesi o maltrattati da chi ha in odio la fraternità tra gli uomini, perché nemmeno un capello del nostro capo andrà perduto, se seguiamo il Maestro senza esitazione .