Compagna fedele di giorni
passati,
sei tornata!
Nel silenzio
mi avvolge il tuo abbraccio…,
ora sei la signora
di casa.
Siedi accanto,
ma sei muta.
Il tuo volto è invecchiato;
eppure non è brutto,
come nei giorni passati,
quando,
tra la nebbia del pianto,
ti gridavo: non voglio!
Tu mi hai tolto gli affetti.
Li hai rubati per sempre?
Nel silenzio ripenso…;
piango un pianto sommesso.
All’Amore rivado,
a quello che ho sempre cercato:
desiderio
follia
ricerca e tormento,
storia
speranza.
Ora mi guardi,
sorridi;
fai un cenno con gli occhi.
È di Lui che sei ancella.
Lo capisco… qui dentro.