Scarlatta,
come volto dal timido sguardo
che avvampa mostrando la sua timidezza
bambina,
mi osservi, quasi spaurita,
dal folto cespuglio che ti attornia.
Unisci il tuo effluvio odoroso
alla pace che mi avvolge
questa sera nel parco.
I merli, saltellando leggeri sull’erba,
perfezionano con gorgheggi,
e qualche assolo,
il concerto che Natura ha principiato.
Nei ricordi fa breccia un altro volto,
dai lineamenti delicati,
dallo sguardo magico, fascinoso.
Anche allora era il “maggio odoroso”
… e mi schiudevo alla vita.
Ora attendo, vivendo in pienezza
ogni giorno,
che si schiuda nuovamente
su un altro orizzonte…