E vado errando,
dacché è cominciato
il Giorno,
lungo sentieri,
talvolta sconosciuti
e impervi,
con dentro il cuore
sete e fame d’infinito.
E non si placa neanche a sera
quando, la Pace,
s’asside a tavola,
come negletta
ospite che tace.
Qui,
dentro casa,
nell’intimo profondo,
ascolta
e poi discorre,
sommessamente
rammentando,
il giorno che già muore,
e celebrando
della vita
il suo valore.