03 ago 2021
Donna, grande è la tua fede!
Scritto da Piergiorgio |
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Mt 15,21-28

21Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio".

23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: "Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!". 24Egli rispose: "Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele". 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: "Signore, aiutami!". 26Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". 27"È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". 28Allora Gesù le replicò: "Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.

 

Mi piace questa donna, straniera, che non teme la risposta piuttosto dura di Gesù alla sua richiesta di aiuto e che anziché demordere, rilancia riuscendo quasi a strappare al Signore quanto domandato. Non mi stupisce questo incontro tra Gesù e la cananea che pare partire con il piede sbagliato ma che poi si amplia suscitando nel Signore una esclamazione di lode: Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri. Succede anche a noi, a me è capitato più di una volta, di incontrarmi e scontrarmi con qualche persona che poi ha contribuito ad allargare i miei orizzonti e, immagino, anche quelli dei miei interlocutori. E tante volte a “costringermi” a vedere più oltre sono state proprio persone semplici, magari moleste con le loro insistenti richieste, ma proprio per questo capaci di smuovermi dentro e spingermi a vedere più in profondità. Poco importa sapere se la risposa data da Gesù alla donna, come spiega qualcuno, sia stata un voler saggiare la sua fede o piuttosto come affermano altri che sia stata la donna a rappresentare una svolta nella vita di Gesù. Ciò che mi pare emerga è la profonda umanità dei due soggetti in relazione: la donna e Gesù. È nel profondo del nostro essere donne e uomini profondamente umani che possiamo cogliere l’aspetto più dolce, più bello, più desiderabile del vivere in relazione con l’altro, con l’altra, con l’Altro, Dio.

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