23 feb 2021
NON SPRECATE PAROLE
Scritto da Piergiorgio |
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Mt 6,7-15

7 Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.

9 Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,

10 venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

12 e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

13 e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male.

14 Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Il brano evangelico odierno richiederebbe ben altro spazio che non quello che mi sono proposto in queste mie brevi riflessioni perché contiene la preghiera, l’unica giunta fino a noi, che abbia insegnato direttamente Gesù ai suoi discepoli. Sappiamo  che la versione di Matteo del Padre nostro differisce da quella di Luca. Comunque entrambe contengono le “petizioni” principali. Ciò che mi piace mettere in evidenza oggi, è l’invito iniziale di Gesù là dove dice: quando pregate non sprecate parole come i pagani, e spiega anche la ragione per cui non c’è la necessità di ricorrere a chissà quali invocazioni, formule, ripetizione di richieste quando ci rivolgiamo al Padre. La ragione è molto semplice e al contempo fonte di gioia: lui sa di cosa abbiamo bisogno. Lo sa talmente bene che precede il nostro domandare donandoci ciò di cui necessitiamo. Allora più che un chiedere qualche cosa la nostra preghiera dovrebbe consistere nel sintonizzarci con Dio attraverso lo Spirito, così che il nostro cuore si apra al dono del suo amore, i nostri occhi lo vedano e il nostro udito senta la sua voce.

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