Mc 28-34)
Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
29 Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; 30 amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi". 32 Lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici". 34 Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Ad una prima lettura parrebbe che la risposta di Gesù all’interrogativo dello scriba, il teologo del tempo, e la ripetizione da parte dello stesso del medesimo assunto sia in tutto uguale, ma non è così. Gesù parla di amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e tutta la forza. Lo scriba parla di cuore, intelligenza e forza. Rispondendo allo scriba, che non è tanto interessato ad approfondire il quesito posto, quanto a verificare l’ortodossia di Gesù, questi risponde citando le prime parole del credo degli israeliti. Quindi non un comandamento e al credo affianca una citazione tratta dal libro del Levitico. Lo scriba deve ammettere che Gesù ha risposto bene perché secondo la sua opinione a Dio si deve mostrare un amore assoluto e al prossimo un amore relativo. Gesù ribatte che ha detto bene affermando che osservare e praticare questi due amori vale più che tutti gli olocausti e i sacrifici. Questa è la ragione per cui gli dice che non è lontano dal regno di Dio. Se non è lontano però significa che comunque non è neanche vicino o dentro. Questo perché nella logica del Signore Gesù non c’è un comandamento primo e uno secondo. Dio lo si può amare soltanto praticando l’amore per gli altri, ecco perché il suo comandamento, l’unico che ci ha dato, è di amarci l’un l’altro come lui ci ha amati. Infatti, come scrive l’evangelista Giovanni nella sua prima lettera, chi i non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.