06 mar 2024
Sopra ogni cosa l’amore Mt 5,17-19
Scritto da Piergiorgio |
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 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Pieno compimento della legge è l'amore, scrive Paolo nella lettera ai Romani. Infatti – premette – il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo. È da intendere così quanto afferma Gesù nel vangelo di oggi, quando avverte che non è venuto ad abolire la Legge e i Profeti, ma a dare pieno compimento. Quindi il suo dire non è da intendere come un’ invito a osservanza pedissequa e rigorosa di norme e leggi, ma piuttosto come una chiamata a responsabilità matura e piena nella accoglienza del suo messaggio, infatti il brano in oggetto, che nella versione odierna, non si capisce per quale ragione, i liturgisti hanno amputato, termine con l’avvertimento: Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno i farisei e i maestri della legge, non entrerete nel regno di Dio.

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