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Rom
Letto 3189 volte | Pubblicato in Sono forse io il custode di mio fratello?

Siete rimasti gli unici a dirvi uomini;

uomini soltanto.

Uomini senza alcun altro orpello,

o titoli altisonanti e tronfi.

Uomini soltanto, e basta; come ci ha visti Dio.

Come eravamo tutti, all’alba della vita.

 

E questo ci fa paura…

Guardandovi negli occhi, ci scopriremmo nudi:

fragili, poveri e bisognosi.

 

Allora vi cacciamo via,

verso un qualunque altrove…;

proscritti dalle nostre strade

espulsi dalle città.

Lontani dalla nostra vista;

… lontani anche dal cuore.

 

Noi non vogliamo chiedere!

 

Noi non tendiamo la mano!

 

… Noi, non ne siamo capaci...

 

Abbagliati dai molti beni,

abbiamo indurito il cuore;

per voi non palpita più.

 

Computando la nostra ricchezza,

lesinando sul vostro futuro,

vagheggiamo un domani tranquillo,

recintato, fatto solo per noi.

 

Noi, svuotati recipienti d’umano,

che ingrassiamo la vista

con fasulli luccichii evanescenti,

siamo come conchiglie

che non riecheggiano più il mare.

 

Al seguito dei vostri vuoti fagotti,

andando respinti,

portate ciò che rimane,

della nostra perduta

umanità.

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