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Preteoperaio (30 maggio 04 in morte di don Valentino Loner)
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Non so se fossi prete

o più operaio.

Io ti ricordo  nel più

composito

preteoperaio.

Ed eri semplice

e saporito come il pane

E ti spezzavi,

come quello,

un po’ per tutti,

senza far grandi

distinzioni,

così come sa fare

ogni pastore,

che al gregge

non faccia da

padrone.

Nel sonno,

senza rumore alcuno

hai salutato,

e sei partito per il Regno

tutto solo.

Di là ci attenderai,

ne sono certo,

col tuo sorriso buono

come facevi qui

già con ciascuno.

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