12 ott 2020
IL FIGLIO DELL’UOMO SARÀ UN SEGNO
Scritto da Piergiorgio |
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(Lc 11,29-32)

29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: "Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona.

30 Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31 Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 32 Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

Gesù è stato accusato di scacciare i demoni per mezzo del capo dei demoni. Quando chi accusa non sa più a cosa appellarsi, si affida alla calunnia. È un metodo sempre in auge nei confronti di quanti operano a favore del bene e della libertà delle persone. La calunnia ha il potere di demolire moralmente le persone oggetto di denigrazione, creando il vuoto attorno a loro. Talvolta è meglio rispondere con il silenzio che reagire. Gesù reagisce, non con vituperi o accusando a sua volta, ma asserendo che lui sarà un segno per la sua generazione; per quanti gli stanno attorno osservandolo col solo intento di accusarlo e avere motivi per sopprimerlo. Sarà un segno come lo è stato Giona per gli abitanti di Ninive che però, a differenza dei capi religiosi, si erano convertiti. E sarà segno non attraverso una manifestazione di potenza e di gloria, ma di debolezza e di morte che però non segnerà la sua fine, ma la vera manifestazione di come è Dio, quel Dio che loro affermano di conoscere ma che in realtà dimostrano non solo di non conoscere, ma meno ancora di onorare e servire, perché il loro vero Dio è il loro interesse. Gesù prototipo dell’uomo nuovo, dell’uomo pienamente realizzato e pertanto divino è segno anche per noi, oppure, al pari dei dirigenti religiosi di quel tempo, rincorriamo modelli umani fasulli basati sul successo, il prestigio, la ricchezza e l’egoistico interesse personale?

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