05 apr 2020
DOMENICA DELLE PALME
Scritto da Piergiorgio |
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Signore, (sono stato)

e forse sono ancora

uno dei tanti che ti applaude

cantando osanna al figlio di David,

che fraintende il tuo ingresso

in città;

che immagina tu voglia trionfare

scalzando altri dai troni

per eleggerti re.

Saresti il migliore, il più saggio e potente

che mai ci sia stato…

(riserva uno sgabellino al tuo fianco per me!)

Ho capito (forse) troppo tardi…,

Mi sono vergognato (e pentito?)

di aver travisato quel tuo gesto:

parodia del potere dominante

profezia liberata

denuncia di ogni dominio,

civile o religioso,

che schiavizza le persone.

L’ho capito, Signore,

quando il medesimo putrido

immorale potere

ti ha rivolto contro la folla che ti aveva osannato,

persuadendola che un re,

se è tale solo per burla,

è molto meglio che sia crocifisso.

A che serve, infatti, un re impotente,

che non chiede di esser servito,

che messo a morte non la sfugge,

l’attraversa fino in fondo

che non salva nessuno, ma a tutti dona vita?

A che serve un Dio come te?

… e io c’ero, Signore; silenzioso, tra quelli che gridavano:

crocifiggi.

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