25 giu 2025
Dai loro frutti li riconoscerete Mt 7,15-20
Scritto da Piergiorgio |
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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.

Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

È un criterio molto semplice quello che ci indica Gesù per saper riconoscere i falsi profeti: i loro frutti. Guardando i frutti che una persona produce è possibile riconoscere se chi si presenta come sedicente cristiano viva e operi secondo il Vangelo oppure a favore di se stesso, di fatto strumentalizzando la Parola. Non basta conoscerla come si conosce il contenuto di un libro, così come non bastano frequentazioni religiose, riti, osservanza esteriore di norme morali, attenendosi pubblicamente a quelli che si definiscono valori non negoziabili, per poter essere annoverati tra i seguaci di Gesù di Nazareth. È la vita concreta vissuta tenendo lo sguardo fisso su Gesù ciò che  davvero fa la differenza e questo vale sia per chi dentro la comunità credente ha compiti e ruoli ministeriali, sia per qualsiasi credente. Se come crediamo, Dio è amore e che l’amore che viene da Lui è stato riversato nei nostri cuori gratuitamente, allora i nostri frutti non possono che essere frutti di amore agape. È un dono impegnativo che deve spingerci a farci a nostra volta dono. Il resto sono chiacchiere.  

 

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