Ultima modifica Domenica 24 Aprile 2011 08:12
29 apr 2010
MORS TUA VITA MEA
Scritto da Piergiorgio |
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Non sono un economista; non me ne intendo di borse, di quotazioni, di titoli, investimenti e quant’altro. Mi pare però abbastanza evidente che quello che emerge in questo momento, attorno al nodo costituito dalla crisi in cui versa la Grecia, (ora anche del Portogallo e poi chissà di chi altro), sia soprattutto la mancanza di una politica dell’Europa realmente solidale. Quelli che si manifestano, sono gli egoismi nazionali, che la moneta unica, e lo si sapeva, non può più mascherare. Ci sono analisti che si spingono a immaginare possibili scenari piuttosto cupi: quali l’istituzione di due monete diverse: una per i paesi più “virtuosi” e un’altra per quelli che portano le “pezze al culo”, fra i quali annoverano pure l’Italia.

 E cosa dobbiamo aspettarci se non il peggio? Quando perfino dentro uno stesso stato, la logica che muove i governanti, e spesso la stessa gente, è quella che prende le mosse dal detto, mors tua vita mea, perché mai, a livello sopranazionale, dove gli appetititi sono anche più famelici, dovrebbe regnare una logica diversa? In fondo, talune esternazioni o propositi leghisti, riguardo il così tanto sbandierato federalismo fiscale, non si nutrono forse degli stessi concetti? Se poi vi aggiungiamo quello che sanno fare gli speculatori dell’alta finanza, abbiamo un quadro completo del caos che ci può attendere per il futuro. Pensieri pessimisti? Può essere, però se mi guardo un po’ attorno, vedo soltanto il solito treno: un treno che corre sempre più veloce; che in testa ha sempre meno carrozze di prima classe, nelle quali siedono poche persone. Dietro seguono quelle di seconda e terza classe; e queste aumentano di numero e anche di passeggeri. Per non dire di quelli che rimangono a terra e tentano almeno di salirci, rincorrendo il convoglio senza quasi più speranza.

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